Cos’è l’orgasmo femminile

Ti faccio due doverose premesse a questo lungo discorso sull’orgasmo femminile:
noi donne siamo tutte potenzialmente orgasmiche, indipendentemente dalla nostra storia, dalle esperienze di vita vissuta, dalla nostra educazione religiosa, famigliare e sociale. L’unica cosa che ci “impedisce” di esserlo sono gli strati di blocchi fisici, mentali, energetici che si sono frapposti tra noi e la nostra vera natura, quella di donne multi-orgasmiche.
se stai cercando una guida sull’orgasmo vaginale, clitorideo, cervicale, anale, ascellare (scherzo!!!) non sono la professionista adatta per te. Ti basti sapere che dal provare un leggero pizzicorio nella vagina quando riuscivo a godere davvero o a non sopportare la stimolazione clitoridea, ora sono una donna multi-orgasmica ed è ciò che insegno alle donne che lavorano con me, ad abbracciare e ricordare il loro diritto di nascita: il piacere.

Non ho mai conosciuto una donna che descriva il proprio piacere, quello vero, come un’altra. E ci sta, perché il piacere è unico ed è differente per ognuna di noi.

Ti invito, quindi, a diventare la Ricercatrice del tuo Piacere, di modo da conoscerne le sfumature.

Inoltre, nella nostra cultura, il Piacere è contaminato dall’idea del peccato, del dovere, e per tante donne, purtroppo, è ancora tabù.

Il piacere è:

essere connesse con il nostro corpo 
goderne
riscoprire l’Essenza del nostro meraviglioso corpo femminile, che è saggia, selvaggia e libera

Con questi presupposti il piacere diventa il tuo potere, perché non lo deleghi più alla persona che viene a letto con te, ma te lo dai tu e lo conosci tu per prima, così da sapere con molta precisione cosa ti piace e cosa non, cosa desideri e cosa invece non vuoi assolutamente.

Il Piacere sessuale può esprimersi in differenti forme, infatti esso può essere erotico, selvaggio, “coccoloso”, dolce, sensuale.
A seconda delle energie messe in campo in quel momento, da te e da con chi sei, può variare.

Andiamo a vedere la vecchia definizione di orgasmo che a me “suona” molto maschile e molto legata al concetto di eiaculazione.

orgasmo
/or·gà·ṣmo/
sostantivo maschile
1. 
Incontenibile agitazione, riconducibile per lo più ad ansia, irrequietudine, impazienza.”i ragazzi erano tutti in o. per la gita dell’indomani”
2. 
PARTICOLARMENTE
L’acme dell’eccitamento erotico, caratterizzato da azioni neuromuscolari che culminano per l’uomo nell’eiaculazione e per la donna in contrazioni perivaginali e altri fenomeni motori e secretori riflessi.

Ti dirò che questa definizione lascia fuori quello che ho scoperto essere davvero l’orgasmo, per me.

Ho iniziato a esplorarlo perché a letto con l’uomo che amavo mi annoiavo. Non perché lui non fosse un bravo amante, il “problema”, infatti, ero io. Passato il primo anno di innamoramento, nati i figli e con mille cose da fare, il sesso era l’ultima cosa al mondo che avrei voluto fare, era raro che riuscissi a divertirmi facendolo e stavo sempre a pensare a qualcos’altro, come alla lista della spesa. Poi, su un libro, lessi di orgasmi che portavano nella Galassia e iniziai a volerli.

Ovviamente, senza aver la minima idea di come si facesse ad avere esperienze così profonde facendo una cosa di cui ai tempi prevedevo ogni mossa decisi che avrei fatto qualunque cosa per cambiare il mio modo di vivere il piacere.

Tre anni dopo, ore e ore di studio e pratica dopo, posso dire di essere diventata multi-orgasmica. Mi ricordo quel momento in cui il mio modo di godere è cambiato totalmente,  come se il mio corpo si stesse sciogliendo e diventando parte dell’Universo e mi sono sentita come se fossi un’aurora boreale, poi una cascata, poi un meraviglioso albero. Lo so, sembra assurdo, e se non lo avessi vissuto e stessi leggendo queste righe o mi fionderei a cercare di capire come fare per provare una cosa del genere o penserei che quello che leggo lo ha scritto una fuori di testa.

A te la scelta 🙂

Se hai scelto di andare avanti..
Basta parlare di me.
Torniamo a vedere la nuova definizione di orgasmo, quella che più corrisponde alla mia esperienza è quella della mia maestra Layla Martin.   

Tre elementi devono co-esistere affinché si possa parlare di orgasmo.

Il piacere in differenti forme, ricordi? Lo abbiamo visto sopra nella parte dedicata al piacere.

L’espansione e il movimento, altrimenti saresti una bambola gonfiabile 🙂
Il cambio di percezione mentale e l’abbandono. Lasciarsi andare, infatti, è una delle chiavi del piacere.
Ecco, quindi, la definizione come diventa:

Il piacere incontra un movimento di qualche tipo e crea un’alchimia che cambia il tuo stato mentale.

In questo modo la definizione diventa più ampia e piena di possibilità perché non è solo fisica ma anche energetica, non si tratta solo di qualcosa circoscritto alla zona vaginale, ma a tutto il corpo.

Ma andiamo a vedere quali sono gli ingredienti che trasformano un’esperienza sessuale in una vera e propria esperienza orgasmica. Sappi che non c’è una ricetta unica per tutte, parte del viaggio del piacere è trovare quali sono gli ingredienti che funzionano per te. 

Partiamo da alcune spezie e condimenti che puoi decidere di includere nella tua ricetta.

Performance e relax

Affinché si possa parlare davvero di piacere, deve essere detto basta alla performance e all’idea con cui molte di noi sono cresciute di essere brave a letto così da tenersi il proprio partner, per non ferirlo/a o per non farsi dare delle frigide.
Inoltre, dobbiamo lasciare andare il bisogno dell’orgasmo. Sì, lo so, stiamo parlando proprio di quello, ma se mentre fai l’amore continui a pensare “allora quando vengo??” Difficilmente verrai o per lo meno non nel modo supersonico in cui avresti potuto. 

Diventa invece fondamentale sentire le sensazioni del nostro corpo e quindi smettere di cercare un orgasmo a tutti i costi, concentrandoci su quello che sentiamo nel corpo, liberando le energie del piacere.
Siamo state cosi abituate a criticarlo (il nostro corpo) che ci siamo perse che dentro ci sono magia, indicazioni, risposte, e piacere.
E’ importante che tu riesca a rilassarti e a trasmettere al tuo sistema nervoso che va tutto bene, lo fai parlandoti, coccolandoti, sussurrandoti che va tutto bene. Più le tue esperienze legate al sesso sono state difficili più ti sarà complicato lasciarti andare in un batter d’occhio.

Conosciti

Tante di noi non sono state educate a conoscersi e come risultato finiamo per dare via il nostro potere sessuale a chi sta con noi, diventando in questo modo dipendenti. Invece, perché tu ti accenda, è molto importante conoscerti.
Un modo fondamentale è quello anatomico. Infatti siamo in tante ad essere cresciute senza avere una vera e propria conoscenza di come siamo fatte. Questa “ignoranza” di noi comincia dagli infiniti modi (a volte assolutamente assurdi) in cui chiamiamo la nostra portatrice di piacere.
Ogni vulva è unica. Quindi puoi prendere lo specchio e guardati esplorandoti senza fini erotici così da conoscerti e instaurare un rapporto con te stessa.
Ecco alcune domande da porti:
Cosa ti piace?
Cosa desideri?
Ti ascolti?
Sei capace di capire e onorare se in quel dato momento quello che desideri è davvero quello che sta accadendo tra le tue gambe?

Ti basti sapere che nel nostro clitoride si irradiano 8.000 nervi ( gli uomini ne hanno circa la metà sul loro prepuzio) e l’unico motivo per cui il clitoride c’è è per farci godere e che la nostra cervice se stimolata nel modo “giusto” racchiude la possibilità di orgasmi che tolgono il fiato o meglio detto danno un senso al concetto di “Paradiso in Terra”.

Cosa ti accende e cosa ti spegne

Nello studiare il piacere ho scoperto il concetto di freni e di acceleratori.
Conoscere quello che ti accende e quello che ti spegne diventa fondamentale per creare un rapporto con te stessa e di coppia consapevole e acceso. Pensa per esempio alla tua camera da letto, ti piace che sia in ordine, con candele accese, lenzuola di seta, oppure ti piacciono gli odori forti o i profumi, ti piace il silenzio o ti eccita che nella stanza di fianco ci sia qualcuno? Non c’è una risposta giusta o sbagliata. Ci sono le risposte che sono giuste per te e per la tua coppia. Esplorale. 

Inoltre, sapere quale è il momento della giornata in cui sei più portata ad accenderti è un modo super per usare la biologia a tuo vantaggio. Se la sera arrivi stanchissima e all’idea di fare l’amore senti come se avessi bisogno di un crick, magari proverai a trovare dei momenti durante la giornata.

Quanto sei veloce

C’è un mito da  sfatare: la nostra velocità di accensione. Immagina i nostri organi genitali come se fossero dei boccioli che si schiudono in tutta la loro bellezza solo al momento giusto. Così è per le nostre vulve, è inutile pretendere che in un secondo tu ti accenda, come accade nei film. Datti tutto il tempo di cui hai bisogno e impara a trasmettere alla persona che hai di fianco che non è lentezza, ma un gioco che ti prepara a vette di piacere meravigliose e travolgenti per entrambi.
Durante il sesso poi, che sia con te stessa o in compagnia, impara a raggiungere picchi di piacere e a fermarti un attimo prima, per poi ripetere, fino a lasciarti andare completamente, sentirai come il piacere diventa più intenso.

Lascia andare

Quando si tratta di orgasmo e di piacere femminile un’altra delle “azioni” fondamentali da compiere è lasciar andare blocchi, storie passate, parole che ci siamo dette o ci sono state dette, e addirittura parti di noi che si mettono di mezzo e ci impediscono di abbandonarci al piacere. Questa che chiamo via della purificazione è una tappa d’obbligo sulla via del piacere ed è fatta di tre passi fondamentali:

Consapevolezza: riconoscere che c’è qualcosa che ti blocca, che quella cosa sia fisica, mentale, energetica non importa, l’importante è che tu riconosca che un blocco c’è.

Intenzione: sei pronta a lasciar andare? Deciditi. A volte non è il momento e diventa come lottare contro i mulini a vento, a volte invece non vedi l’ora e sei pronta allo step successivo.

Azione: qual è l’azione migliore per te in questo momento? Urlare nel cuscino? Scuoterti tutta? Riconoscere la sub-personalità che si è messa di mezzo tra te e il piacere per proteggerti? Farti un bagno caldo e lavar via tutta la vergogna che ti hanno insegnato?
Le azioni che puoi compiere sono davvero tante. Molte di esse richiedono una professionista come me al tuo fianco, altre invece sono fai da te. L’importante è che tu ti prenda sempre cura di te dopo che le hai compiute così da rassicurare il tuo sistema nervoso che va tutto bene, che lasciar andare e provare piacere sono azioni sicure per te.

I quattro ingredienti fondamentali dell’orgasmo

Senti

Lo so, a volte può essere davvero tanto, troppo sentire. Se però vuoi provare un orgasmo meraviglioso devi imparare a essere molto in contatto con il tuo corpo. Inizia, quindi, con il concentrarti con le sensazioni del tuo corpo. Durante la giornata fermati. Chiudi gli occhi e fai caso al tuo corpo. Cosa succede? Cosa prova? Hai caldo, hai freddo, ha pizzicori, hai sensazioni particolari? Poi fai questa stessa cosa mentre stai provando piacere.

Respira

Respirare a fondo e in modo continuativo ( cioè ritmicamente) mentre si fa l’amore aiuta tantissimo a tornare nel momento presente ed evitare di pensare alla lista della spesa. Quindi, ogni volta che ti ritrovi a pensare “alla rava e alla fava” tu respira a fondo e torna nel momento in cui sei.
Per sciogliere i blocchi
Per espandere il piacere nel corpo.

Muoviti

Segui quello che il tuo corpo ti indica come movimento. Chiudi gli occhi, ascolta quello che il tuo corpo desidera. Accontentalo, asseconda quei movimenti che ti portano ad aprirti sempre di più. Ricordati di abbandonare la performance, ma di entrare dentro di te. Attraverso il movimento accedi alla tua Essenza di donna che è saggia, selvaggia e libera. Ascoltati.

Fai uscire la tua voce

La tua voce è direttamente collegata alla tua vagina. O meglio, lo è la tua gola, infatti il nervo vago che passa per la cervice sale su attraverso la gola. Più fai uscire la tua voce più la tua vagina si aprirà al piacere.

Lo so, sembra molto, ma dopo che hai imparato a far co-esistere tutti questi ingredienti e hai preparato i condimenti che vuoi utilizzare, diventa tutto molto più semplice.  E’ un pò come quando impari a guidare che girare il volante, schiacciare i pedali, guardare negli specchietti e cambiare la marcia sembrava impossibile da fare tutto insieme.

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