
Lo ammetto, l’ho fatto per una vita.
Ho rimandato.
Rimandato l’osare.
Rimandato di lasciare la persona con cui stavo perchè mi sentivo sicura a starci insieme piuttosto che stare da sola.
Rimandato l’avere (altri) figli perchè non sembrava mai il momento giusto.
Ho rimandato il mio lavoro e quindi i risultati.
Ho rimandato l’amore perchè avevo paura di rimanere incastrata e non essere più libera.
Ho rimandato l’amicizia perchè avevo paura di essere abbandonata.
Ho rimandato il vivere fino in fondo e godermi la vita davvero perchè una parte di me semplicemente era morta sull’asfalto tanti anni fa.

Quindi, rimandare mi illudeva di farmi sentire meglio.
Certo, in fondo a ben guardare ero insoddisfatta, ma per lo meno sentivo che potevo tenere tutto in qualche modo sotto controllo.
Eppure, se guardo indietro, uno dei motivi per cui rimandavo e per cui a volte mi capita ancora di farlo, è la paura.
Paura di far troppa fatica,
paura della troppa responsabilità,
paura di deludermi e peggio ancora di deludere,
paura di non farcela.
E sopra o sotto tutto c’era la paura di vivere fino in fondo.

Poi qualcosa è cambiato.
Non potevo più continuare a mentire a me stessa.
Dovevo fare qualcosa per sentirmi viva e soddisfatta.
Probabilmente agli occhi di tanti sono sembrata una pazza sclerotica (e fottesega detto tra noi).
Il fatto è che mi sono ritrovata a dover recuperare anni di vita rimandata e vissuta solo parzialmente.

E’ successo due anni e mezzo fa, mentre ricevevo una sessione di coaching da una delle mie colleghe per il nostro tirocinio.
C’era ancora una parte di me che aveva paura. Paura di vivere fino in fondo, aveva paura di non meritarselo, aveva paura di essere “troppa”.
Dopo mesi dedicati a smantellare parti di subconscio, di educazione, di traumi, di esperienze di vita vissuta che mi impedivano di lasciarmi andare al piacere e quindi alla vita…finalmente ho detto basta.
Basta scuse, basta guardare il passato che tanto così è, basta se e basta ma.
Basta vivere solo parzialmente.
Ho lavorato tanto su di me.
Ho studiato tanto.
Ho sudato tanto.
Ogni, dico ogni, dolore e sofferenza e difficoltà sono stati un pretesto per guardarmi dentro e crescere.

Ecco perchè capisco chi rimanda, capisco eccome quella paura e quel timore di fallire, ma sono anche pronta ad accogliere a braccia aperte chi finalmente ha deciso di fare un piccolo passo per iniziare a vivere davvero e godersi la vita davvero e brillare.
Accolgo chi ha paura ma sa che non si può più mentire e vuole imparare a sentirsi davvero e seguire la voce dentro, non quella di mille persone fuori che inevitabilmente diranno la loro.
Lasciarsi andare alla vita, osare il brillare e abbracciare il piacere.

Vivi Accesa
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